L’allenatore della Boreale: “Contentissimi della giornata, abbiamo tenuto bene il campo. Dybala? Ti riconcilia con il calcio”

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L’allenatore della Boreale Mirko Granieri con il ds Maurizio Villi. © Boreale Asd

Una bella esperienza in tutti i sensi per la Boreale, che perde 4-0 a Trigoria contro la Roma nella prima amichevole stagionale per entrambe. Un’occasione per saggiare il professionismo, per vedere da vicino campioni visti finora soltanto allo stadio o in televisione, ma anche per premiare una squadra capace di una vera e propria impresa, dopo l’inaspettato secondo posto ottenuto nel Girone A di Eccellenza nella scorsa stagione. Questo ha portato non soltanto gli Spareggi Nazionali, dai quali i viola sono usciti al Primo Turno per mano del Budoni, ma anche un posto di vertice nella graduatoria per il ripescaggio in Serie D. Possibilità nella quale il club di Leonardi crede fortemente, come testimoniato proprio dalle parole del Presidente. Nella gara con i giallorossi, però, è come se si fosse fermato il tempo alla fine della scorsa annata, visto che in campo c’erano persino giocatori come Petrini e Toscano, passati rispettivamente al Pomezia e al Città di Cerveteri. Un riconoscimento per il campionato fatto, sottolinea mister Mirko Granieri, intervenuto ai microfoni MYSP per raccontare questa splendida giornata.

“La società ha voluto premiare i ragazzi dell’anno scorso e quindi anche quelli che non giocheranno con noi hanno disputato l’amichevole. Io sono stato molto d’accordo con questa decisione, era giusto riconoscere loro il percorso che abbiamo fatto l’anno scorso”.

Mister, ci racconti questa giornata. Come avete approcciato alla gara?
“Abbiamo cercato di essere più professionali possibile, volevamo che per la Roma fosse un test allenante. Nel primo tempo ci siamo riusciti molto bene, non solo perché abbiamo perso 1-0, ma anche perché la squadra è stata in campo bene, con coraggio, qualche volta siamo riusciti anche a tenere la palla. L’ambiente che abbiamo trovato è stato carino, tutti molto disponibili. È stata una bella esperienza, soprattutto per i più giovani, lascio immaginare l’emozione”.

Come ha impostato la partita dal punto di vista dell’agonismo, vista la delicatezza dell’amichevole?
“Avendo giocato a calcio e sapendo come funzionano certe dinamiche, ho chiesto ai ragazzi di non forzare nei contrasti. La cosa importante era che nessuno si facesse male, soprattutto i giocatori della Roma. Nello stesso tempo dovevamo rendere la partita più allenante possibile per loro. Doveva essere un giusto mix e i ragazzi su questo sono stati perfetti, ancora una volta stra-intelligenti”.

Il ricordo più bello?
“Quando Mourinho è venuto a salutare tutto lo staff e i ragazzi prima della partita, la disponibilità dei giocatori della Roma alla fine, ma anche il fatto che siamo riusciti a far sì che per loro fosse un test allenante, non è stata una partita dove non siamo riusciti a tenere palla. È anche vero che erano molto affaticati del lavoro che hanno fatto. Siamo contentissimi della giornata e del fatto che abbiamo tenuto bene il campo”.

Mourinho le ha detto qualcosa in particolare?
“No, ci ha salutato con grande carineria, è stato molto disponibile, si è fermato a fare le foto con i ragazzi. Ci ha augurato buona fortuna per la Serie D”.

Chi l’ha stupita nella Roma?
“Dal vivo Dybala fa ancora più effetto. Non sai mai quello che può fare con il pallone, ti riconcilia con il calcio. Anche in un semplice gesto tecnico è di un’eleganza e una bellezza rara. Ha qualcosa in più degli altri. Lui non tira il pallone, lo accarezza”.

Invece il nuovo arrivato, Aouar?
“Ha giocato bene. Il tasso tecnico di questi giocatori è altissimo, anche se test con noi non è poi così indicativo. Vedere tutti questi campioni dal vivo ti fa rendere conto di quanto sia alto il livello di chi fa professionismo. Molto spesso dalla televisione o dallo stadio la giusta percezione non la riesci ad avere. Guardarli da vicino è un’altra cosa”.

Si considera la stanchezza della Roma, e anche il non voler accentuare l’intervento, ma il dato è Roma-Boreale 4-0. Dal punto di vista di Mirko Granieri allenatore e appassionato di calcio, che effetto fa un risultato del genere?
“Una sensazione meravigliosa. Ripaga di tutti i sacrifici fatti nell’anno passato. Ripeto, oggi la squadra ha tenuto il campo bene, con voglia. È chiaro che la Roma era sovraccaricata, ma ancora una volta i ragazzi della Boreale sono stati molto più che all’altezza, come in questi due anni. Non finiscono mai di stupire”.

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