Il tecnico dell’Aranova Under 17: “Puntiamo a partire bene nelle prime giornate e costruire la mentalità vincente per giocarcela con tutti”
Tutto pronto per la partenza del campionato Under 17 Regionale, l’Aranova è stata inserita nel Girone A, con mister Riccardo Zenobi che guiderà i giovani rossoblù in questa nuova avventura, dopo aver vinto il campionato di categoria nella scorsa annata calcistica con l’Under 15. E proprio il tecnico, ai microfoni ufficiali della società, ha parlato della passata stagione e poi si è concentrato sui prossimi impegni.
Di seguito l’intervista.
Buongiorno mister, riavvolgiamo il nastro e a freddo commentiamo lo splendido campionato vinto con l’U15: che emozioni ti porti dietro?
“Buongiorno, la scorsa stagione è stato l’anno più importante e stressante della mia carriera fin qui. Quando si vince è tutto rose e fiori ma non dimentico la forza del gruppo di rialzarsi nei momenti difficili e di lottare partita per partita sempre come se fosse l’ultima”.
Nel weekend comincia il campionato della tua U17 regionale: con quali ambizioni partite quest’anno? Com’è andata la preparazione?
“Il passato è importante ma per la mia mentalità il campionato più importante è sempre il prossimo. Da metà giugno mi sono subito immerso nel lavoro con questo gruppo in cui abbiamo 13/14 giocatori storici che hanno fatto tutta la trafila delle giovanili all’Aranova e abbiamo rinforzato e completato la rosa con 8/9 elementi validi. La preparazione è andata bene e siamo diventati un gran bel gruppo, adesso l’obiettivo è diventare squadra a tutti gli effetti, partire bene nelle prime giornate e costruire la mentalità vincente per giocarcela con tutti fino alla fine e poi vedere se qualcuno è stato più bravo di noi o meno”.
Quale pensi sia l’obiettivo principale per un allenatore delle giovanili? Cosa ti rende soddisfatto nel tuo ruolo?
“L’obiettivo per un allenatore delle giovanili è sicuramente la crescita dei ragazzi sia a livello individuale che di squadra. Senza però dimenticare che nel calcio è importante anche il risultato, non sono d’accordo con chi omette il discorso risultato, nel calcio conta eccome. Il mio ruolo mi rende soddisfazione quando vedo che la crescita dei ragazzi che alleno e della società in cui alleno va di pari passo con la mia e devo dire ad Aranova sto benissimo perché sto crescendo in maniera netta di pari passo con la crescita della società e dei ragazzi che fanno parte della nostra famiglia”.
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