Il tecnico del Città di Anagni dopo la sconfitta nell’ultimo turno di Eccellenza Lazio: “Per fare gol dobbiamo tirare dieci volte”

Eccellenza Lazio Città di Anagni
Mister Fabio Gerli commenta la sconfitta con il Nettuno. © Città di Anagni Calcio

L’inaspettato ko casalingo contro il Nettuno nell’ultimo turno di Eccellenza Lazio ha fatto scivolare il Città di Anagni al sesto posto nel Girone B. La vittoria per i biancorossi manca dal 2-0 al Colleferro dello scorso 1 novembre. Mister Fabio Gerli si è espresso ai microfoni societari, sottolineando come ci siano dei difetti atavici che hanno impedito al Città di Anagni di alzare l’asticella fino ad ora.

Di seguito le parole del mister.

Fino ai gol, che sono nati uno dopo l’altro, direi molto bene. Abbiamo preparato la giocata con grande lucidità. Andavamo sempre in fascia con tre giocatori però eravamo poco incisivi nello sfondare, poco cattivi nell’uno contro uno. Questa volta, rispetto ad altre volte dove ci si aspettava che facessimo di più la partita, siamo stati deliberatamente più accorti. Dopo i due gol è cambiata la partita perché abbiamo denotato tanta immaturità da questo punto di vista, tanta frenesia. Non riusciamo a fare questo step superiore. Per fare un gol dobbiamo calciare in porta dieci volte, gli altri ci segnano con una facilità assoluta. Anche oggi abbiamo preso due gol su errori individuali. Abbiamo avuto una ventina di minuti di sbandamento, poi abbiamo iniziato a riequilibrarci anche mentalmente, abbiamo creato anche qualcosa. Avremo messo la palla in mezzo almeno trenta volte. Siamo inconcludenti. Dobbiamo capire che questo è già successo con Ferentino, con Vicovaro, con Ardea. O le prepariamo male certe gare o troviamo difficoltà nel saltare l’uomo quando le squadre avversarie si vanno a rintanare. Tutto questo unito ad una scarsa cattiveria nel buttarla dentro. Non è possibile che subiamo due tiri e immancabilmente diventano due gol. Questo campionato è contraddistinto dall’equilibrio, basta pochissimo per farlo pendere verso una squadra o verso un’altra. Questi episodi non vanno concessi. Non puoi fare gol dopo 30 minuti e poi subirlo dopo 30 secondi. Al momento non c’è quella maturità per poter fare un determinato tipo di campionato. Vai a dilapidare quanto di buono già fatto. Nelle difficoltà ti sei disimpegnato molto bene, ma poi purtroppo inciampi in continuazione. Palesiamo un determinato tipo di limiti”.

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