Il capitano del Civitavecchia in vista della gara di Eccellenza: “Se sbagliamo anche con il Falaschelavinio i giochi sono belli che finiti”

Eccellenza Civitavecchia
Il capitano del Civitavecchia Riccardo Serpieri. © Alessio De Luca

Si gioca tutta la stagione, o quasi, il Civitavecchia contro il Falaschelavinio, in trasferta. Nelle ultime due giornate del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici i neroazzurri hanno collezionato un pareggio e una sconfitta e adesso al terzo posto in solitaria inseguono Anzio e Boreale. Non si può sbagliare, per non rovinare il lavoro di un anno intero. Lo ammette ai microfoni di MYSP Riccardo Serpieri, difensore centrale e capitano della squadra allenata da Paolo Caputo.

Ciao Riccardo, arrivate a questa partita dopo due passi falsi: il pareggio con l’Academy Ladispoli e poi la sconfitta con il Nettuno. Che momento è questo per il Civitavecchia, visti gli ultimi risultati e le evoluzioni della classifica?
“È sicuramente un momento particolare, già da qualche settimana c’eravamo detti che non potevamo più sbagliare se volevamo inseguire il sogno di andare in Serie D. Diciamo che nelle ultime due settimane i piani sono un po’ cambiati da parte nostra, ma non dipende più solo da noi. Dobbiamo sperare che davanti facciano passi falsi e quindi ogni partita adesso è una finale”.

La Boreale dista cinque punti, l’Anzio è a sei. Hai l’impressione che con un nuovo passo falso nella prossima partita rischiate di buttare via il lavoro di tutta una stagione?
“Assolutamente sì. Se sbagliamo anche quella con il Falaschelavinio per noi i giochi sono belli che finiti. Anche prima di questa partita pensavamo fossero tutte finali, dovevamo vincere a ogni costo. Ci abbiamo provato, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Arrivati a quattro dalla fine, con 12 punti a disposizione, a –6 e –5 diventa decisivo non sbagliare più niente. Certo che se poi le altre non perdono punti non ci fai nulla con tutte vittorie”.

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Nettuno e Academy Ladispoli fanno un campionato diverso rispetto a voi, che cosa è accaduto nelle ultime due giornate?
“Giocano per salvarsi e questo magari gli ha dato uno stimolo in più rispetto a noi. Il Ladispoli ci ha preso un punto, il Nettuno addirittura tre. La prima non è stata nemmeno una bella partita e anzi il pareggio poteva pure starci. Per quella di domenica scorsa, invece, c’è molto rammarico perché hanno vinto con un tiro e mezzo in porta. Noi abbiamo prodotto tanto, ma non siamo riusciti a segnare, sprecando tutte le varie occasioni. Forse magari è proprio questo il problema: creiamo tanto, ma non concretizziamo, soprattutto nelle ultime settimane”.

Come si affrontano le prossime quattro finali, come le hai chiamate tu?
“Dando il tutto per tutto, penso. Perché non è più il momento di fare calcoli, bisogna solo vincere. Non bisogna però andare tutti all’attacco, perché comunque dobbiamo restare concentrati per non subire reti”.

Il Civitavecchia era partito per vincere il Girone A, ci sono rimpianti per come si è messa questa stagione?
“Aspetto le ultime quattro partite per dire se ci saranno rimpianti o meno. Però, vedendo adesso dove siamo, il nostro campionato e le altre squadre che ci sono, penso che questo Civitavecchia poteva e doveva fare qualcosina di più. A inizio stagione è facile dire quale sia la favorita, poi però bisogna scendere in campo e vincere le partite. Non penso solo a noi, ma anche all’Unipomezia, un’altra delle favorite, il cui campionato ora è praticamente finito”.

La prossima è con il Falaschelavinio, che arriva alla partita dopo le polemiche per quanto successo con il Centro Sportivo Primavera. Hai seguito quanto è accaduto? Se sì, secondo te può influire sulla gara?
“Ho letto qualcosa, però non mi sono interessato. Credo che giocare contro squadre che lottano per salvarsi sia più difficile per chi ha una posizione più alta in classifica, perché si giocano il tutto per tutto. Poi in questo caso specifico sarà ancora più complicato, arrivando loro da un periodo dove si sono lamentati dei torti arbitrali subiti. Saranno sicuramente più arrabbiati”.