Il direttore sportivo della Polisportiva De Rossi: “Siamo convinti di avere a disposizione una rosa competitiva”

Spinetti Polisportiva De Rossi
Il direttore sportivo Roberto Spinetti. © Polisportiva De Rossi

La Prima Squadra della Polisportiva De Rossi è pronta a cimentarsi nel prossimo campionato di Promozione. Il club rossoblù è stato sorteggiato nel Girone C, insieme ad altre squadre importanti, ma il direttore sportivo Roberto Spinetti, intervistato da MYSP, ha assicurato che la sua squadra sarà in grado di dare fastidio a chiunque. Il dirigente inoltre ha condiviso le sue riflessioni sulla futura stagione, sulle dinamiche di mercato estivo tra arrivi, partenze e riconferme, e sulla progettualità della Polisportiva De Rossi.

Salve direttore, può farci il punto sul mercato della Prima Squadra in vista del campionato Promozione?
“La Prima Squadra aveva fatto un buon campionato nella scorsa stagione e siamo ripartiti da quel gruppo, c’era poco da correggere e quindi siamo intervenuti su tre o quattro situazioni più ovviamente l’innesto di qualche giovane. Da Massi a Liotti, da Bertini a Tommasini questi sono alcuni dei confermati e onestamente ora faccio fatica ad elencarli tutti. Per quanto riguarda i nuovi arrivi, invece, abbiamo accolto Andrea Innocenti dalla Romulea, difensore centrale. Lorenzo Barbaria esterno di centrocampo dallo Sporting Ariccia, abbiamo introdotto Andrea Simeone che è un portiere, anche lui dalla Romulea. Valerio Angelucci, centrocampista, di ritorno dalla Bi.Ti. Filippo Stancampiano, centrocampista, l’anno scorso alla Lodigiani Calcio. Simone Ferla portiere dal Tor di Quinto, il centrocampista Valerio Franceschini dalla Romulea. Più Giulio Fraraccio difensore ex Nuova Tor Tre Teste. Questi sono gli ingressi che si aggiungono ad un impianto già ben collaudato, il nostro zoccolo duro. D’altronde noi come Polisportiva De Rossi giochiamo molto con i ragazzi del territorio, ci sono nella nostra rosa 11 giocatori della cosiddetta Cantera, ragazzi che sono cresciuti con noi e che sono arrivati in Prima Squadra. Questa è la politica della società, un discorso che ho trovato già al mio arrivo e che abbiamo mantenuto. Questa è una progettualità De Rossi da sempre”.

Mentre per quanto concerne la guida tecnica?
“Ripartiamo con un nuovo allenatore, che è Daniele Belli. Ma vale anche qui lo stesso discorso legato alla rosa della Prima Squadra. Sia lui che il suo staff hanno fatto tutto il percorso in seno alla società. Lo scorso anno, infatti, era alla guida della Juniores Élite, ma negli anni ha allenato un po’ tutte le categorie della De Rossi. In Prima Squadra è subentrato uno staff storico interno al club. Stiamo parlando di un allenatore giovane, che ha portato tanti titoli. Per cui la società, ed io mi sono trovato d’accordo visto il discorso fatto pocanzi sulla filosofia della proprietà, ha deciso di puntare su di lui”.

Quali sono le aspettative per la prossima stagione?
“Calcolando sempre il progetto, noi siamo conviti di avere a disposizione una rosa competitiva. Non credo che giocheremo per salvarci, né tantomeno lotteremo per la vittoria finale. Anche perché finché continueranno a non esserci i Playoff di Promozione diventa complicato con una sola squadra che vince, viste anche le tante squadre che ci sono nel nostro girone. Una cosa è certa, saremo fastidiosi per tutti. Di questo io ne sono veramente convinto”.

Ci commenta il Girone C, quello dove siete stati inseriti?
“Premetto che io non guardo mai il girone, penso però che sia un gruppo davvero complicato, ma ad essere precisi non capisco nemmeno come sia potuto uscire fuori un raggruppamento di questo tipo. Con il Covid sono accadute delle cose, per quanto concerne il dilettantismo. Poi dopo la pandemia l’Eccellenza è tornata ad essere quello che era prima. La Promozione non si sa bene perché, invece, è rimasta a cinque gironi. Quest’anno c’era l’occasione per portarla a un discorso più consono, perché hanno ripescato dodici squadre. Mentre per il prossimo anno è stato già pubblicizzato che si avranno 4 gironi da 18 squadre; quindi, come faccio a capire perché non si sia fatta subito questa cosa? Oppure è davvero facile da intuire, pensando magari all’aspetto commerciale. Il Comitato Regionale ci porta a giocare tre recuperi di campionato di mercoledì e se si va avanti in Coppa Italia sono dieci mercoledì di partite. Quindi si continua a predicare una cosa e poi fondamentalmente se ne fa un’altra. Adesso questi ripescaggi portano a gironi di diciassette squadre con una domenica di riposo e tre mercoledì di gare. Perché quello enunciato per la stagione 2024/25 non si poteva far subito? Aggiungo però che se andremo avanti in Coppa Italia faremo volentieri questi dieci mercoledì. Vuole sapere anche la mia favorita per la vittoria del girone? Lo Sporting Ariccia, perché conosco l’ambiente anche se è durata poco. E in più ha un ottimo organico con l’aggiunta di innesti importanti e i migliori sono rimasti, senza dimenticare la conduzione tecnica, anche questa molto importante”.

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