Nella giornata di lunedì 21 ottobre è andato in scena il confronto fra vertici arbitrali e società di Eccellenza e Promozione Lazio: i retroscena della riunione

Presso il Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli si è svolto l’incontro fra i vertici arbitrali, gli allenatori, i dirigenti e i capitani delle squadre di Eccellenza e di Promozione Lazio. A tenere banco in particolare la questione arbitrale, diventata un aspetto di fondamentale importanza, soprattutto dopo gli ultimi episodi segnalati dalle società, per quanto concerne le proprie prime squadre, ma anche le proprie Under.

Dalle interviste rilasciate ai microfoni di MYSP, che trovate sull’ultimo numero di INSIDE, erano emersi i punti caldi sui quali i presidenti delle società dilettantistiche laziali volevano delucidazioni:

  1. Una formazione adeguata della classe arbitrale, che soprattutto nelle categorie giovanili vede spesso scendere in campo ragazzi molto giovani e con pochissima esperienza.
  2. Il chiarimento di determinate situazioni che si ripresentano tutte le domeniche: rigori, falli di mano e gioco violento. Con particolare attenzione all’uniformità di giudizio.
  3. Il porre un freno a certi comportamenti di alcuni allenatori e dirigenti, che con il loro comportamento possono condizionare la direzione di gara di un giovane arbitro.

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Ad aprire l’incontro è il presidente del CR Lazio Roberto Avantaggiato che sottolinea come questo tipo di riunioni non sia una novità. “Vedo una presenza maggiore rispetto agli anni passati e questo mi fa molto piacere. Vorrei che si instaurasse un maggiore dialogo fra LND e società. Trasformare la partita in un momento di tensione è il più grande errore che si possa fare. Dico sempre ai ragazzi di non rovinarsi un percorso sportivo per 30 secondi di follia. La tensione agonistica può portare a delle reazioni sproporzionate che però devono finire lì. 
Agli allenatori ricordo il ruolo in primis di educatori, soprattutto nei campionati Under. Evitate di dare cattivi esempi. Mi piacerebbe avviare un percorso per creare una nuova mentalità. Una partita di calcio non è una guerra“.

Poi il numero uno del Comitato Regionale Lazio ha annunciato un’importante novità per la stagione in corso, che fungerà da incentivo alle società per tenere dei comportamenti adeguati ovvero l’istituzione di un premio disciplina valido per ogni categoria. Le società vincitrici di tale riconoscimento non pagheranno l’iscrizione al campionato nella stagione successiva.

Il momento più corposo del confronto è cominciato con l’intervento del presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio Francesco Massini, il quale, ricorrendo all’ausilio di immagini delle telecamere MYSP ha analizzato nello specifico diverse fattispecie di gioco in cui è stato necessario l’intervento del direttore di gara. A questo punto il confronto si è acceso, con le domande dei presidenti dei club di Eccellenza, desiderosi di chiarire certe dinamiche.

Il presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio Francesco Massini.
Il presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio Francesco Massini. © MySoccerPlayer

Fra i concetti più interessanti espressi da Massini riportiamo i seguenti:
“La missione degli arbitri è quella di salvaguardare l’incolumità calciatori e di proteggere il gioco eliminando gli interventi brutali”.
“Noi chiediamo l’uniformità al singolo arbitro in una stessa partita, è molto difficile chiederla a cento direttori di gara diversi”.
“L’arbitro bravo è quello che indirizza la gara come vuole lui, non come vogliono i calciatori”.
“Esistono due tipologie di falli, quelli che vanno fischiati per forza e le piccole cose che vanno interpretate in relazione al tipo di gara”.
“Si chiede all’arbitro particolare attenzione sulla prima ammonizione perché poi quella dovrà essere il metro di giudizio per i provvedimenti successivi”.
“Gli arbitri sono valutati in base a diversi criteri: prestazione dal punto di vista tecnico, disciplinare, atletico-tattico e comportamentale”.

Durante l’incontro sono stati premiati anche i capocannonieri dei gironi di Eccellenza e Promozione dello scorso anno.

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