L’allenatore degli Allievi del Campus Eur: “Le prossime partite saranno tutte finali. Siamo fiduciosi e ottimisti“
Quattro vittorie nelle ultime nove giornate del Girone A degli Allievi Under 17 Élite per il Campus Eur, attualmente al terzultimo posto in classifica. Un ruolino che fa ben sperare per l’obiettivo salvezza della squadra di Adamo Carbone, arrivato a dicembre sulla panchina della squadra. Proprio il mister ha parlato al riguardo ai microfoni della società.
Da quando sei arrivato hai fatto quattro vittorie in campionato. C’è la speranza di arrivare a una salvezza diretta. Che squadra hai trovato e come sei riuscito a rimettere le cose a posto?
“Il nostro obiettivo è quello della salvezza diretta. Ci proviamo, è molto impegnativo. Alcuni risultati e la possibilità che hanno le squadre di media alta classifica e di competere con le big ci hanno consentito di accorciare le distanze. Combatteremo la permanenza nel campionato insieme ad altre otto squadre. Siamo fiduciosi e ottimisti. Io non ho fatto altro che dare equilibrio alla squadra in tutti i reparti e cercare di dare un un’identità, che è la cosa più importante”.
Raccontaci qualche tua esperienza passata e che ambiente hai trovato qui al Campus.
“Io mi lego molto alle persone, ho un grande senso di appartenenza. Gli ultimi 12 anni li ho trascorsi tra Urbetevere, dove ho lasciato il segno per i rapporti che ho avuto, e Dabliu. Ho allenato sempre Under 14, Under 16 e Under 17 ogni anno. Ho fatto il direttore della scuola calcio e allenato la Juniores. Ho gestito anche tutte le categorie della pre-agonistica. Al Campus devo dire che l’ambiente è molto aperto ed è possibile collaborare con chiunque. Speriamo, come immagino, che nei prossimi anni continueremo insieme, anche se adesso siamo concentrati solo ed esclusivamente sulla salvezza. È un obiettivo determinante per noi, per i ragazzi e per la società soprattutto”.
Come ti piace mettere la squadra in campo? Utilizzi qualche accorgimento particolare?
“Per quanto riguarda il modo di stare in campo citerei la parola equilibrio, non parlerei di moduli perché quelli dipendono sempre dalla caratteristica dei giocatori. Ho tentato di adattare un sistema di gioco che ci consenta di essere aggressivi, di lottare su ogni pallone. Adesso ci aspettano nove partite e ognuna è una finale, per quello dobbiamo tenere alta la concentrazione a partire da tutto lo staff, dal momento che non abbiamo fatto ancora nulla”.
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